Don Tonino Bello, grande profeta di pace proclamato venerabile lo scorso 25 novembre, ricordava spesso di “non scommettere sulla pace che prenda le distanze dalla giustizia e che si proclami estranea alla salvaguardia del creato: è peggio della guerra”.
È con questa coscienza “trinitaria”, con queste tre gambe che si muove l’impegno delle Acli sui sentieri della pace. Un impegno che si concretizza in percorsi formativi, iniziative di solidarietà, campagne di sensibilizzazione con uno sguardo aperto al mondo e i piedi nelle nostre comunità.
Contenuti di carattere universale e applicazioni di ambito territoriale.
Perché non esiste un prima io, prima noi, prima gli italiani, ma un prima l’intera famiglia umana e in essa prima chi si trova in difficoltà. Ma questo orizzonte ampio, questo desiderio di un mondo un po’ più giusto, più equo, più fraterno, più verde diventa sterile se non trova concretezza in azioni e percorsi che partono dai territori, dalle nostre case, dall’impego quotidiano di donne e uomini che sanno tessere relazioni, che si impegnano nelle istituzioni, che amano la vita e desiderano spenderla per costruire percorsi di vita e non di morte.
Nel cammino della pace serve il fiato lungo della costanza più che lo scatto breve della discontinuità, serve la lentezza del dialogo e del confronto più che la velocità del pensiero unico, serve la tenerezza della nonviolenza non la forza delle armi.
Anche nel 2022 non mancheranno proposte e iniziative promosse dalla sede provinciale o dai Circoli a partire dalla Marcia per la pace del 1 gennaio dove speriamo di poter essere in molti a ripercorrere le strade che da Caionvico salgono al Convento Francescano di Rezzato per ricordare e ricordarci “che nel primo giorno del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo, sia la Pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire.” (Paolo VI). In questo percorso ciascuno può sentirsi a casa, ognuno nella sua diversità e con la sua specificità. La marcia è di tutti coloro che si riconoscono nel grande valore della pace e trova senso se non si riduce a uno sterile rituale, ma mette in moto onde che vanno lontano nel segno della nonviolenza.
Le altre iniziative, campagne, progetti che ci vedranno impegnati nel 2022 si svilupperanno intorno a seguenti obiettivi:
- sostenere la scelta della non-violenza, della prevenzione dei conflitti e del disarmo come unica possibilità di sguardo al futuro dell’Europa e del Mondo;
- riconfermare la via della legalità internazionale rappresentata dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la via della legalità nazionale dettata dalla Costituzione;
- chiedere la ratifica da parte dell’Italia del Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari all’interno della campagna Italia, ripensaci;
- esigere il rispetto della Legge 185/90 che proibisce la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani;
- onorare le convenzioni internazionali e il dovere fondamentale e inderogabile di salvare le vite in mare e aprire corridoi umanitari;
- chiedere l’approvazione della legge di iniziativa popolare per una difesa civile popolare e non violenta, già presentata in Parlamento;
- realizzare una vera e ormai improrogabile transizione ecologica per una drastica riduzione delle emissioni;
- promuovere un linguaggio di pace e di attenzione a ogni persona denunciando l’escalation di linguaggi, sempre più aggressivi nei toni e nei contenuti.
Consapevoli, come ricordava sempre don Tonino Bello, che “sul terreno della pace non ci sarà mai un fischio finale che chiuda la partita: bisognerà sempre giocare ulteriori tempi supplementari.”
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